Domanda del Gruppo: Alcune persone possono avere passioni, desideri od obiettivi che sono difficili da mettere in relazione diretta con il servizio agli altri. Il perseguire queste cose, che non sembrano servire direttamente gli altri, costituisce un atto di servizio al sé? Oppure lungo il sentiero positivo possiamo stabilire un rapporto con questo tipo di passioni?

(Canalizza Jim)

Io sono Q’uo e questo pomeriggio saluto ciascuno di voi nell’amore e nella luce. Come sempre, apprezziamo il vostro invito ad unirci a voi nel vostro circolo di ricerca, poiché nell’unirci a voi qui, tutti noi portiamo con noi il cuore del nostro essere, per fonderlo in Uno, dal momento che noi cerchiamo l’Uno in tutto.

Oggi ci avete domandato a proposito di una sfaccettatura del vostro viaggio spirituale, che voi potete vedere – o non vedere – come un viaggio spirituale, poiché ciascuno di voi, essendo voi ricercatori della verità che avanzano lungo un sentiero di unità, ha portato con sé in questa incarnazione vari desideri, talenti, orientamenti ed un’abilità di utilizzare tutte le vostre risorse in qualsiasi modo scegliate. Ciascuno di voi, in questo circolo di ricerca, è diventato coscientemente consapevole che ciò che desiderate nelle fondamenta del vostro essere è di essere un ricercatore consapevole, di realizzare in voi la natura dell’amore entro il cuore aperto, e di essere in grado di condividere questo amore con qualsiasi entità che incontriate nelle vostre attività quotidiane, poiché siete coscientemente consapevoli che tutto è Uno, che il Creatore esiste entro ciascuna di quelle entità che voi incontrerete, e che il Creatore dentro di voi cerca espressione come voi glielo permettete. Nei vostri testi sacri è stato detto che se voi bussate alla porta, la porta vi sarà aperta. La vostra incarnazione può essere vista come il bussare ripetutamente a quella porta, dal momento che è una porta che viene aperta con la perseveranza, e ciascuno di voi ha sviluppato questa qualità di ricerca continua, di innegabilità, di inevitabilità, e quando portate nelle vostre attività quotidiane questo desiderio di bussare alla porta, simbolicamente, con ogni azione che compite, in ogni persona che incontrate, in ogni parola che pronunciate, allora diventate, diciamo, svuotati, e divenite un canale per l’Uno Creatore, da utilizzare nei vari modi che avete fornito alla vostra incarnazione, prima dell’incarnazione stessa.

Così, se seguite il sentiero che avete tracciato prima di questa vita, per qualsiasi via vi conduca, potete essere certi di compiere un cammino santificato, che intraprendete un viaggio sacro, che avete nel vostro essere l’abilità di rendere santa qualsiasi risorsa per mezzo della quale avete scelto di vivere la vostra vita. Non esiste reale distinzione tra ciò che potreste considerare mondano, e forse non così utile sul sentiero spirituale, e ciò che voi sentite appartenere al sentiero spirituale, [ciò che è] santo, consacrato, ciò che apre il vostro cuore a voi stessi e quindi agli altri.

Naturalmente, quei talenti ed inclinazioni che sono colorati in modo ovvio dallo Spirito Santo, diciamo, sono quelli che sono perseguiti più frequentemente dal ricercatore consapevole e sono usati come strumenti per l’evoluzione della vostra mente, del vostro corpo e del vostro spirito. Questo è ciò che è più ovvio, e che aggiunge al vostro viaggio quegli strati di significato che voi scoprite in ogni interazione che intraprendete con tutti coloro che incontrate, superficialmente o intensamente, nelle vostre attività quotidiane, poiché ogni esperienza può svelare per voi quelle relazioni simboliche che sono connesse a ciascuno dei vostri centri energetici mentre passano, in serie, dal rosso al viola. Potete osservare ogni esperienza che avete e vedere come essa sia connessa alla vostra sopravvivenza fisica, alla vostra relazione di natura mentale o emotiva con un altro essere, alla vostra relazione nei gruppi, al cuore aperto, alla comunicazione chiara, alla natura del vostro essere nella personalità magica, e al contatto con ciò che voi chiamate “Infinito Intelligente”, o l’Uno Creatore.

Poiché vedete, amici miei, invero l’Uno Creatore alberga in tutte le entità, in tutte le esperienze, in tutte le cose. Così, se vi prenderete del tempo per guardare dentro il vostro essere, nel vostro stato meditativo, forse alla fine della vostra giornata, potrete riflettere su ciò che è accaduto in precedenza, e trovare che avete un’abbondanza di osservazioni ed esperienze che sono potenzialmente ricche di insegnamento, quale che sia il fulcro del vostro attuale sentiero spirituale, poiché, invero, non ci sono errori. Ovunque andiate, chiunque incontriate, ha l’abilità di aprire per voi i segreti del vostro essere, segreti che voi, voi stessi, avete nascosto lì prima della vostra nascita in questa vita che ora state conducendo.

Così, consideriamo la vostra domanda e vediamo che ci sono molte cose che percepite mondane, e che tuttavia non lo sono. Molte cose che percepite come spiritualmente fondate, e che in effetti lo sono, possono essere parimenti ignorate, amici miei. Noi guardiamo al cuore della vostra intenzione per fornire la più pura descrizione o definizione di quel servizio che è invero servizio agli altri. Ciò che sperate di fare, ciò che vi proponete di fare, è ciò che trasmette il vero cuore del vostro essere, e dà potere alle vostre azioni, ai vostri pensieri e alle vostre parole in un modo che non avverrebbe se la vostra intenzione non fosse focalizzata sul servizio agli altri.

Tuttavia, ripetiamo che non c’è servizio o azione che intraprendete che non abbia questa caratteristica, poiché voi siete l’Uno Creatore in tutto ciò che fate, [che] sperimenta se stesso in un modo o nell’altro – [che] insegna in un modo o nell’altro – [che] impara in un modo o nell’altro. Non potete fallire, amici miei, non potete sprecare il vostro tempo, non potete sprecare il tempo di qualcun altro, poiché tutto il tempo è sacro. Impiegate le vostre energie in modo consapevole o inconsapevole, con intenzione o senza intenzione, ed esse sono come semi piantati in un terreno che può essere fertile, può essere roccioso, e può produrre, o meno, un frutto che potete osservare, e tuttavia ogni azione è importante quando compiuta in modo consapevole, e anche quelle che non lo sono, e [che sono] apparentemente offerte in modo casuale, senza alcun pensiero che le diriga, possono comunque essere utilizzate da un’altra persona in una moltitudine di modi.

Chi può dire come un’altra entità considererà un’interazione con voi. C’è tanta possibilità di crescita spirituale nelle esperienze più fugaci, quanta ce n’è nell’intenso coinvolgimento a lungo termine di due entità che percorrono insieme il sentiero spirituale. Dipende tutto dalla vostra intenzione e dalla vostra attenzione – ciò che offrite al momento, ciò che vedete nel momento, e come lo traducete nella vostra ricerca spirituale.

Adesso, vi chiediamo se ci sono delle domande di approfondimento, o delle domande di chiarimento alle quali possiamo rispondere.

No, grazie Q’uo, non ho domande di approfondimento riguardo a questa specifica questione.

Io sono Q’uo e vi chiediamo se ci sono altre domande alle quali possiamo rispondere.

Q’uo, trovo che quando medito la mia attenzione è trascinata dai pensieri, naturalmente, ma anche dal movimento dell’energia nel mio corpo. La mia attenzione si muove con il mio respiro, o si muove con le mutevoli sensazioni del mio corpo. Mi chiedevo se esiste un modo o una tecnica più efficace per stabilizzare l’attenzione cosicché essa osservi il movimento, ma senza che essa si muova.

Io sono Q’uo e sono consapevole della tua domanda, fratello mio. Possiamo dare un paio di suggerimenti. Il primo è di vedere ogni distrazione, sia essa fisica o mentale, semplicemente come una preoccupazione mondana alla quale non prestare attenzione, per muoverti attraverso la distrazione per, in pratica, ignorarla e proseguire con la respirazione, mantenendoti focalizzato sull’inalazione del respiro e l’esalazione del respiro, concentrandoti sull’inalare e l’esalare, non importa di quali distrazioni tu divenga consapevole. Questo, fatto per un significativo periodo di tempo (che varia a seconda della persona e dell’esperienza individuale di quel giorno) può produrre una concentrazione mirata che non è soggetta alla distrazione.

Un’altra tecnica [consiste nel] considerare l’esalazione come un’opportunità per fermare il respiro quanto a lungo senti essere appropriato, e notare che a questo punto sono presenti un numero inferiore di pensieri, semmai dovessero essercene, dal momento che mantenere il respiro sull’esalazione tende ad essere l’equivalente di ciò che forse chiameresti il “riavvio del computer”, per poi, di nuovo, continuare a concentrarti sul tuo respiro.

C’è un’altra domanda, fratello mio?

Nessuna su tale questione, è stato meraviglioso, grazie, Q’uo.

Io sono Q’uo, e ti ringraziamo, fratello mio. C’è un’altra domanda, adesso?

Q’uo, questa domanda arriva dal ricercatore chiamato T, che scrive: “Dal momento che la ghiandola pineale è parte del nostro corpo di seconda densità, e parte dell’illusione, quanto è importante il funzionamento ottimale di questa ghiandola per l’evoluzione spirituale?”

Io sono Q’uo, e sono consapevole della tua domanda, fratello mio.

Amico mio, l’intero veicolo fisico è derivato dalla scimmia di seconda densità del vostro ambiente planetario e si è sviluppato in milioni di anni per produrre il frutto, diciamo, cioè il vostro attuale corpo di terza densità. Si deve altresì ricordare che il Logos non soltanto ha scelto questo tipo di veicolo in cui farvi vivere nella vostra terza densità, ma il vostro complesso mentale ha interagito con questo veicolo fisico in un modo tale da, letteralmente, crearlo e permearlo o dotarlo di ciò che chiamereste “centri energetici”, o “chakra”, che vi permettono, nel vostro progresso di ricerca attraverso molte vite, di muovere l’energia del kundalini, diciamo, dal raggio rosso verso l’alto, attraverso tutti i raggi intermedi, e di trasferirsi nel centro energetico del raggio indaco, che è il luogo della cosiddetta ghiandola pineale. Questa ghiandola possiede certe componenti o caratteristiche fisiche che possono corrispondere ai diversi stadi di attivazione. La capacità di percepire le sensazioni della ghiandola del raggio indaco suggerisce, forse, l’inizio dell’attivazione di questa ghiandola, in modo tale che le sue qualità spirituali possano iniziare a rendersi disponibili per il miglioramento grazie all’esperienza delle attività quotidiane che sono utilizzate per promuovere la crescita spirituale.

Una volta diventati capaci di gestire il catalizzatore che dovete affrontare ogni giorno, e di archiviarlo come esperienza, le energie che chiamereste “energia intelligente”, o ciò che è anche conosciuto come “prana”, possono avviare un’ulteriore attivazione del raggio indaco, cosicché ci sia la possibilità di bilanciare le energie inferiori, dal raggio rosso attraverso l’arancione, il giallo, il verde, il blu e l’indaco, in modo tale che sia presente un corretto funzionamento disponibile al ricercatore spirituale che può, con gli adeguati, diciamo, ingredienti di attenzione, esperienza e desiderio, determinare l’apertura del raggio indaco, per mezzo del quale il veicolo 1 dello spirito può muoversi, ed energizzare e aprire il centro del raggio viola, cosicché il ricercatore della verità possa avere un’esperienza di illuminazione.

Quindi, ciascun centro energetico del vostro corpo fisico, che è stato sviluppato a partire dalla scimmia di seconda densità, può portarvi da quella seconda densità attraverso le esperienze della terza densità nei regni di ciò che è sacro, mentre diventate Uno con il Creatore nel vostro viaggio di ricerca di quell’Uno.

Avete un’ultima domanda, ora?

Q’uo, esiste qualche sorta di menomazione della ghiandola pineale a livello fisico che possa creare un corrispondente impedimento al raggio indaco, e le entità di questo pianeta sono menomate in qualche modo?

Io sono Q’uo e sono consapevole della tua domanda, fratello mio. Crediamo di afferrare il cuore della domanda e cercheremo di riferirci a quella parte. A prescindere dal danno fisico che potrebbe essere determinato da un trauma fisico acuto, non riteniamo che la popolazione della vostra Terra abbia sofferto di qualsivoglia tipo di menomazione alla ghiandola pineale che potrebbe ostacolare o arrestare il viaggio spirituale.

Sentiamo che all’interno di questa domanda è presente un qualche suggerimento che le difficoltà della popolazione del pianeta di essere in grado di utilizzare il catalizzatore delle attività quotidiane allo scopo di aprire il cuore e condividere luce e amore con gli altri riguardo l’Uno, potrebbero essere correlate a questa menomazione della ghiandola pineale. Troviamo che le difficoltà di cui soffre questa popolazione [in merito al] bisogno di prestare maggiore attenzione alle possibilità del centro del cuore, siano dovute a precedenti incapacità di aprire il cuore all’amore incondizionato che sono state sperimentate nelle precedenti esperienze di terza densità, poiché molti nella vostra sfera hanno avuto questa difficoltà prima di questo ciclo di 75.000 anni, che sta ora terminando sul vostro pianeta, e sono venuti su questo pianeta allo scopo di ripetere l’esperienza di terza densità. Questa necessità di ripetere l’esperienza di terza densità non è dovuta ad alcuna problematica legata alla ghiandola pineale.

A questo punto, ci congediamo da questo strumento, poiché esso è piuttosto affaticato. Ancora una volta ringraziamo ciascuno di voi, amici miei, per il generoso invito odierno che ci avete rivolto. Non possiamo ringraziarvi abbastanza per la vostra cordiale accoglienza ogni volta che fondiamo le nostre vibrazioni con le vostre. Siete per noi fonte di grande ispirazione, dal momento che in questo periodo vivete all’interno di una illusione difficoltosa, ed è presente molto catalizzatore non elaborato nel mondo che vi circonda, e tuttavia mantenete la vostra luce luminosa e scintillante cosicché altri possano seguire il sentiero [che conduce] al cuore.

Noi siamo conosciuti da voi come quelli di Q’uo. Ora vi lasciamo, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Adonai vasu borragus.


  1. Il termine usato in inglese è shuttle