Argomenti: Operare con gli arcangeli; come l’adepto si relaziona con gli altri-sé; il potere del pensiero; come supportare gli altri metafisicamente.

(Canalizza Jim)

Sono Q’uo, e sono con questo strumento in questo momento. Salutiamo ciascuno di voi con amore e luce e vi ringraziamo per aver invitato questa sera la nostra presenza. Siamo onorati di essere di nuovo uniti a questo gruppo. Ci sentiamo come vecchi amici che hanno potuto incontrarsi regolarmente per questi molti anni. Rinnovare la nostra amicizia è una gioia. Vorremmo chiedere in questo momento, se puó esserci una domanda che potrebbe iniziare a incanalare la nostra risposta particolare attraverso questo strumento.

Questa domanda viene da Jonathan che chiede: “La mia comprensione è che dei quattro arcangeli, Raffaele è associato ai doni dell’aria, Gabriele all’acqua, Michele al fuoco e Auriel alla Terra. E che l’Arcangelo Raffaele è associato alla direzione della bussola che noi conosciamo come Est, Gabriele con l’Ovest, Auriel con il Nord e Michele con il Sud. Vorresti condividere con noi alcuni insegnamenti e come lavorare in armonia con gli arcangeli e i loro elementi associati e/o le direzioni della bussola per essere più di servizio agli altri e per aiutare il nostro amato pianeta Terra ad entrare con più grazia nella quarta densità?”

Sono Q’uo. Sono consapevole della tua domanda, fratello mio. Prima di iniziare, chiediamo il nostro perenne favore che tu prenda le nostre parole e i nostri concetti come nostre opinioni e non come autorità definitive. Tralascia quelli che non ti suonano come verità in questo momento. Questo dà a noi la libertà di parlare come vogliamo. Non desideriamo fornire alcun blocco o sbarramento, per così dire, nel percorso di qualsiasi cercatore. Per arrivare al punto della domanda, è una grande domanda su come i vari Arcangeli possano essere utilizzati dal cercatore della verità, poiché ogni cercatore ha un percorso unico da percorrere e può utilizzare ciascuno degli arcangeli in un certo modo che può essere unico per quel cercatore pur rimanendo entro certi confini o linee guida, diciamo.

Quando si guarda a colui noto come Raffaele, si guarda a uno che lavora con il concetto di aria, i doni e i poteri dell’aria. L’aria che viene vista come quell’elemento attivo che può ispirare un cercatore a muoversi in forma libera, diciamo, senza i vincoli della gravità che lo legano alla terra. L’aria dell’est, la direzione del sole nascente, la direzione in cui la vita come la conoscete sul vostro pianeta Terra sta sorgendo apparentemente o simbolicamente dall’oscurità della notte, dal sonno, dall’oblio. Mentre Raffaele rafforza il tuo viaggio di ricerca nella tua richiesta, allora potresti considerare le qualità dell’aria nella tua vita come quelle che ti porteranno su un sentiero che si muove in risposta al Creatore interiore, cercando il Creatore all’esterno nel mondo circostante. In modo che, c’è un ambiente di fluttuazione, liberamente motivato dal concetto di unità con tutto ciò che vedi e sperimenti nel tuo ciclo quotidiano di attività.

Spostandoti poi verso l’Arcangelo Gabriele, questi può essere visto come collocato nei regni dell’acqua, della viscosità fluida, dell’essere imbevuto dello spirito che ha doni e poteri di dare forma alla vita. Vita nel tuo essere che può essere rinnovata, non solo su base giornaliera, ma momento dopo momento mentre ti muovi attraverso il tuo ciclo quotidiano di attività. Che tu sei in grado di utilizzare questi doni e poteri dell’acqua in un modo che ti dia più vita, più capacità di sostenere, diciamo, i colpi di fionda e i dardi d’oltraggiosa fortuna che è l’illusione di terza densità. Questa vita quindi, la puoi condividere con coloro che incontri nelle tue attività quotidiane. La vita dell’amore, la coscienza dell’amore, che si forma nella tua esperienza quotidiana in modo tale che ti permette di condividere l’amore e la luce dell’Uno Infinito Creatore con tutto ciò che incontri, mentre implori o invochi questa qualità di fluidità e di essere imbevuto di vita da Gabriel.

Quando guardi a sud e sei consapevole dell’Arcangelo Michele con la spada puntata in aria come simbolo del fuoco, il fuoco dell’uno Infinito Creatore che dà vita all’universo intorno a te. Quei doni e poteri del fuoco sono anche più di ciò che chiamereste intelligenti in quanto sono in grado di ispirare livelli sempre più elevati di preoccupazione del vostro viaggio spirituale e della natura dell’Uno Creatore che vive dentro di voi, dentro ogni persona che incontrerete, all’interno di tutta la creazione attraverso la quale viaggiate, di tutta la creazione che ha la vita dell’Unico Creatore, ravvivandola, ispirandola e rendendola disponibile come natura del vostro viaggio attraverso l’esperienza di terza densità. Questo arcangelo è in grado di darti l’ispirazione che ti fa diventare il tuo sé più alto. Quella parte del tuo essere che esiste all’interno della sesta densità dell’equilibrio di amore e saggezza.

Ci spostiamo ora verso il nord e l’arcangelo Auriel. Voi vedete questo essere come quello che è della terra che produce vita sul vostro pianeta in ricca abbondanza mentre semina i semi dell’energia intelligente nel terreno intorno a voi, così che siate guidati a diventare quel tipo di essere saldamente radicato dentro l’illusione di terza densità affinché tu possa imparare le lezioni di polarizzazione che ti danno la capacità di fare una scelta in terza densità, la scelta di come spendere le energie del Creatore che fluiscono attraverso di te, attraverso il tuo chakra del raggio viola, e attraversare tutti i chakra inferiori e produrre le manifestazioni di apprendimento della mente, del corpo e dello spirito rivolti al servizio agli altri o al servizio al se. Questa scelta è il frutto dei semi di Auriel che puoi invocare per aiutarti nella scelta di come vivere la tua vita, momento dopo momento, giorno dopo giorno, anno dopo anno, incarnazione dopo incarnazione, densità dopo densità fino alla nota finale, l’ultima rappresentazione sul palco, sei tutt’uno con l’uno infinito Creatore.

A questo punto, trasferiremo questo contatto a colui noto come Gary. Siamo quelli di Q’uo.

(Canalizza Gary)

Siamo quelli a voi noti come il principio di Q’uo, e abbiamo appena goduto di un piccolo momento di tentativo di dialogo con questo strumento, come si potrebbe vedere, mentre lanciava la sua sfida e cercava di percepire più chiaramente all’interno della sua sfera energetica la nostra trasmissione. Consigliamo a questo e a tutti gli strumenti con la medesima intenzione che la quiete interiore e la pratica dell’ascolto possono aiutare nel processo di sostenere ciò che sembra essere debole ad apparire in modo più audace o più visibile nella mente. Ma, indipendentemente dal modo in cui questo raggio viene percepito, incoraggiamo a parlare durante il contenitore intenzionale della canalizzazione, di pronunciare i pensieri che vengono alla mente e di mettere da parte il controllo fino a dopo.

In questo momento, vorremmo aprire questo strumento per poterlo esercitare in risposta a una domanda. Noi siamo quelli di Q’uo.

Ne ho una mia, Q’uo. Ra ha detto: “Si deve anche notare che un adepto è qualcuno che si è liberato sempre più dalle costrizioni dei pensieri, delle opinioni, e dei legami degli altri-sé. Che venga fatto per il servizio agli altri o per il servizio al sé, questa è una parte necessaria del risveglio dell’adepto. Questa libertà viene vista da quelli non liberi come ciò che tu chiameresti maligno o nero. La magia viene riconosciuta; la natura spesso no.” #80.10

Vorrei esplorare ulteriormente questa nozione dell’adepto che si é liberato dai pensieri, dalle opinioni e dai legami degli altri-sé. Qualcuno potrebbe leggere questo e pensare che anche un adepto positivo ignori semplicemente il decoro sociale, le norme sociali, i suoi obblighi e legami con gli altri sé, ma personalmente sospetto che per un adepto positivo sia una situazione molto più sfumata e complicata di così. Quindi, puoi per favore approfondire cosa significa in particolare per un cercatore sul sentiero positivo?

Siamo quelli di Q’uo, e grazie per questa domanda ben fatta e ben articolata. Accogliamo favorevolmente questa domanda ed effettivamente abbiamo dei pensieri che possiamo offrire per le tue considerazioni e quelle di tutti i cercatori spirituali. Quando si esplora questo argomento della necessaria progressione della libertà dai, come hanno detto quelli di Ra, pensieri, legami e opinioni degli altri sé e quali implicazioni ciò può avere per ciò che si chiama empatia e per altri vari onori/oneri che il sé può sentire relativamente all’altro sé, o al sé della società, o di altri gruppi di sé.

Diamo a questo strumento il concetto di identità come punto di partenza in questo ricco argomento. Perché, è nostra comprensione che la libertà di cui ha parlato Ra non è un disprezzo per i bisogni e la sofferenza degli altri o per l’ambiente intorno a sé; né è un’indulgenza in - correggiamo questo strumento - né è ciò che questo strumento potrebbe chiamare un’autorizzazione dei genitori a gratificare e soddisfare semplicemente sé stessi senza preoccuparsi dell’impatto delle proprie azioni sui propri associati o sull’ambiente.

Discuteremmo di più su questo, ma prima torniamo all’identità e ingrandiamo la relazione fra questa libertà e l’identità del cercatore, per coloro che sono all’interno dell’esperienza di terza densità ma non ancora risvegliati al sé più ampio, diciamo, il punto di vista più ampio che si fonde più puramente con la coscienza del Logos dell’Amore ha un’identità che è un… questo strumento desidera non gli avessimo chiesto di dirlo… milieu1 di input dalla propria educazione, dalla propria immersione in un mondo in cui il sé riceve costantemente voci, messaggi e prospettive su chi è il sé o chi dovrebbe essere, come il sé non riesce a soddisfare i vari standard degli altri e della società e come il sé può andare incontro a tali standard altrui e della società.

Quei messaggi ricevuti variano su una vasta gamma, ma probabilmente non promuovono la libertà, la realizzazione del sé come un essere infinito, un essere di valore infinito. Probabilmente non promuovono la scoperta della luce interiore e la condivisione di quella luce, ma probabilmente sono invece messaggi che limitano la portata dell’identità basata sui limiti della prospettiva che anche gli altri attribuiscono a sé stessi e alla natura della vita. In effetti, è una canzone rimbalzante, decadente, sconnessa che ciascuno canta o che esegue con difficoltà l’uno con l’altro.

Nessun essere di terza densità ne è esente, compresi coloro che pronunciano le nostre parole e le ricevono. Non c’è un sé che viene trattenuto da un mondo che cerca di trattenerlo, ma c’è un sé che partecipa a questo mondo proprio come fanno tutti gli altri esseri di terza densità, sia ricevendo che, nella misura in cui il sé è tutt’altro che completamente cosciente, perpetuando queste stesse limitazioni su chi e cosa è il sé e cosa può fare come complesso mente/corpo/spirito all’interno della tua illusione.

Questa libertà, quindi, è liberare il sé dalle catene di queste limitazioni [che sono] apparentemente imposte ma più fondamentalmente interiorizzate e ritenute parte dell’identità. Rilasciarli come vestiti vecchi e logori, che non si adattano più a sé stessi per non essere un ribelle, di per sé, o per rifiutare con condiscendenza ciò che è dato al sé (forse anche nei tentativi ben intenzionati di essere di servizio), ma [rilasciarli in] gratitudine per l’uso che quell’abbigliamento in questa metafora ha offerto al cercatore durante una parte del suo viaggio, dando al cercatore protezione o utilità o senso di sé all’interno del contenitore che l’abbigliamento offriva ma che serviva in qualche modo anche come una costrizione e, in certi casi, come un senso asservito dell’obbligo verso ciò che era interiorizzato. Se, per esempio, si sta imperniando l’identità sulla soddisfazione di uno standard o sull’approvazione di altri, allora ci si è disinvestiti del proprio potere innato e lo si è proiettato all’esterno verso una fonte al di fuori del sé, di natura astratta o di un altro entità.

Quindi, in questo processo di sintesi amorevole delle lezioni offerte da questi imponenti vincoli e di permettere loro di cadere attraverso il contatto con il Creatore all’interno del cuore innamorandosi del sé originato non nel mondo ma nel Creatore, il sé perde questa identità che in precedenza aveva avuto ganci, per così dire, con legami con alcuni, e intendiamo questo non in senso peggiorativo, fili di burattinaio altrove.

E il sé, in questa lunga, lunga progressione, quindi, invece di essere reattivo al momento, in particolare dalla triade inferiore di centri energetici, ha una gamma più ampia per determinare come essere veramente al servizio per questo momento. Per il cercatore orientato positivamente, c’è il desiderio di essere di servizio, qualunque cosa possa apparire secondo le configurazioni uniche di quel cercatore. Possono esserci porzioni di solitudine o distanza da altri complessi mente/corpo/spirito, ma la natura del risveglio al Creatore obbliga necessariamente a voler condividere i suoi doni, a trovare modi per aiutare gli altri, come lo vedresti tu; e libero o più libero, almeno, da quelle voci limitanti interiori, da un livello superiore il sé può sintonizzarsi più finemente per ascoltare i bisogni autentici dell’altro sé senza essere così intrappolato nella psicodinamica della proiezione, della persona e della finzione.

Con genuina empatia, l’essere, più libero da queste limitazioni, può vedere l’altro sé davanti a sé con una compassione travolgente nel suo cuore. Questo scenario che descriviamo suona assai meraviglioso e bello e come una ricetta che dovrebbe rendere felice l’essere liberato e il destinatario del suo servizio. E in effetti, questo può essere spesso il caso. Tuttavia, e per concentrarci sul nostro punto finale della risposta prima di trasferire questo contatto, c’era quell’elemento introdotto da Ra del modo in cui altri sé all’interno della tua illusione possono percepire questa libertà non come positiva ma come negativa.

Ci sono diverse ragioni per questo. Scansioniamo la memoria di questo strumento e troviamo un film a te noto come Inception. In quella storia, i personaggi accedono (in modo invasivo, che non fa parte della nostra condivisione in questo momento) i paesaggi onirici di altre entità inconsapevoli. I personaggi di questo film nei sogni degli altri sé sono coscienti e svegli in un mondo illusorio popolato da molte entità del sognatore che a loro volta non sono coscienti o svegli. Se quelle entità sognanti poi diventano consapevoli degli intrusi, diciamo, allora potrebbero essere inclini a passare all’attacco.

Sebbene l’entità che sperimenta questa libertà che Ra ha descritto non sia in alcun modo un intruso sul piano di terza densità, può essere percepita, in modo un po’ simile, come qualcosa di diverso, come se non obbedisse alle regole e ai dogmi a cui gli altri nella società sono vincolati. E invece di vederlo come un apripista o un faro, potrebbero invece vedere uno che sta violando le regole, che vanno da una lieve mancanza di rispetto all’offrire una minaccia all’identità degli altri.

Questo tema, anch’esso esplorato in modo molto distorto, è presente nella dinamica tra - estraiamo di nuovo dalla parte hollywoodiana del cervello di questo strumento - Neo e altri risvegliati da Matrix e quelli conosciuti come Agente Smiths. Di nuovo, vorremmo puntualizzare che queste due metafore, per quanto sospese nella mente dello strumento, vengano ampiamente prese con le pinze perché portano una grande distorsione e una grande capacità di incomprensione, ma, nel loro modo limitato, brillano un po’ di luce nella dinamica che può essere sperimentata dall’entità che trova questa libertà e che può poi ritrovarsi perseguitata da chi non lo è. Come è avvenuto nei vostri sistemi religiosi, quando il sé scopre il Creatore interiore, che è percepito come una minaccia all’ordine esistente.

In questo momento, trasferiremmo il nostro contatto a colei nota come Trisha. Siamo quelli a voi noti come Q’uo.

(Canalizza Trisha)

Siamo quelli di Q’uo e ora siamo con questo strumento. Possiamo chiedere se c’è una domanda in questo momento?

Sì Q’uo, ne ho uno da Alfred che scrive: “Questa è una canalizzazione di Hatonn fatta nel 1957, e dice: ‘Amici miei, non avete idea del vostro potere del pensiero. Questo potere del pensiero quando è concentrato dalle moltitudini, dalle masse, può portare a qualsiasi cosa. C’è molto potere nel pensiero, fratelli miei, molto potere.’” Alfred prosegue: “Puoi approfondire il più possibile su questo potere del pensiero e suggerire modi efficaci per utilizzarlo per la nostra evoluzione mente/corpo/spirito nella polarità positiva? Quanto peso ha in tutti i nostri viaggi di ricerca?”

Siamo consapevoli della domanda e ti ringraziamo. Siamo quelli di Q’uo e apprezziamo il ricordo delle parole del nostro fratello e della nostra famiglia, Hatonn, perché questo pezzo di conoscenza è abbastanza potente sia nella densità di questa entità che in tutta la creazione. In effetti, il pensiero può essere estremamente potente: la dinamica e la meccanica semplice, come possono sembrare a voi, possono in realtà, come potreste dire voi, spostare le montagne. Perché vedete, i pensieri sono il vero carburante per il veicolo noto come azione o creazione.

Prendiamo ad esempio, su scala molto ampia ma centrale, che è stato il Pensiero a creare tutta questa illusione, tutta questa danza a cui partecipa ogni entità. Era [un] pensiero che il Creatore volesse conoscere Sé Stesso, quel veicolo che ha fornito la genesi ad ogni frammento dell’arazzo che chiamate esperienza. Ora, ci rendiamo conto che confrontare i propri pensieri individuali con il pensiero che ha creato tutto ciò che c’è può sembrare difficile o impossibile. Tuttavia, vorremmo ricordare al cercatore che noi non siamo che estensioni di quel Creatore, e quindi i nostri pensieri possono essere altrettanto potenti. Per evidenziarlo, vorremmo illustrare il rapporto tra pensiero e azione o creazione.

Il pensiero è la linea di partenza, se volete; è dove si arriva al tavolo da disegno e si comincia a tracciare una mappa dell’azione/creazione. Potrebbe non sembrare che [sia questo il caso]. Tuttavia, il pensiero è come la penna per l’architetto o il pennello per il pittore o gli strumenti per il falegname. State iniziando a creare un qualche tipo di struttura o dialogo all’interno del sé, all’interno della propria coscienza nel tentativo di relazionarsi con l’illusione attorno al sé. Questo esercizio di tentare di comprendere le dinamiche in gioco, dentro e fuori dal sé, è un primo passo importante per questo processo finale di azione/creazione.

Una volta che si è dato un senso, per mancanza di una definizione migliore, alla situazione o all’ambiente, l’entità può iniziare ad assegnare valore a quell’input, assegnando etichette come buono o cattivo, necessario o non necessario, desiderato o respinto. Usiamo queste parole, questi termini, questi valori perché sono i valori che le entità nella vostra illusione tendono ad utilizzare per descrivere ciò che vi circonda. Tuttavia, dobbiamo avvertire che, nella nostra convinzione, non ci sono situazioni o esseri o estensioni del Creatore in qualsiasi forma che siano valutati meno o non abbiano valore rispetto ad altri aspetti.

Continuando con la nostra discussione, una volta che queste etichette sono state apposte, l’entità può quindi impostare l’intenzione. A volte questa intenzione viene naturale, come l’insegnante che crea un piano di lezioni o un medico che crea un piano di trattamenti o anche l’entità che afferma semplicemente cosa vorrebbe fare nel corso della giornata. In questo modo, l’intenzione è il ponte tra il pensiero e l’azione/creazione. È l’invocazione dell’energia, della coscienza, del desiderio di creare o agire, ed è un potente attivatore o motivatore per l’entità. Perché vedete, a volte l’impostazione dell’intenzione risuona come una chiamata per i tuoi fratelli e sorelle lontani. Noi ascoltiamo le vostre intenzioni, e forse i sé superiori delle entità ascoltano le loro intenzioni, e l’assistenza può giungere all’entità o a voi stessi dopo aver formulato e dichiarato dette intenzioni. E mentre a volte l’assistenza dall’aldilà è offerta o data all’entità, spesso non c’è bisogno di tale assistenza, poiché l’entità è intrinsecamente motivata, attivata e ispirata a creare e ad agire.

Quindi, capite che questo processo, come mostriamo attraverso questo strumento in un tipo di equazione a tre passaggi, è alla base di gran parte di ciò che sperimentate in questa illusione. Quale azione di qualsiasi entità non è senza pensiero e intenzione dietro di essa? Ogni azione, ogni creazione ha un’intenzione spinta dal pensiero.

Ora, caro cercatore, c’era il desiderio di sapere come usare il pensiero nei modi più potenti per aiutare il sé, e le altre entità, e il pianeta nel suo insieme a passare, a muoversi verso una polarità più positiva, una dimensione più evoluta, e suggeriamo la fede e la fiducia in sé stessi e il potere di sé attraverso il pensiero… forse questo strumento ha difficoltà a formulare questa frase. Ci riproveremo.

Il primo passo nell’utilizzare il pensiero verso l’obiettivo che cerchi è avere fede e fiducia nel potere stesso che il pensiero può creare e può mantenere. Quel tipo di fede e fiducia viene da e può essere praticato ricordando al sé della propria creazione, come anche loro siano il Creatore; anch’essi sono magici, divini e intrinsecamente creativi. Da lì, suggeriamo che si pratichi l’esperimento mentale di essere gentile con sé e con l’altro sé quando il pensiero arriva attraverso l’entità, suggeriamo che quell’entità osservi il pensiero con un tocco gentile. Guarda il pensiero e accetta il pensiero.

Dopo aver analizzato il pensiero, l’entità può muoversi in varie direzioni per continuare a pensare. Forse, il pensiero era quello che faceva sentire l’entità insicura o spaventata o arrabbiata. Poi, ci sono strade per continuare lungo quelle traiettorie di insicurezza, paura e rabbia. In casi come quello, suggeriamo che l’entità sperimenti genuinamente e amorevolmente quelle sensazioni di insicurezza paura, rabbia, tristezza, invidia - tutte queste emozioni che nella tua densità hai definito negative o sfavorevoli - e lavori per accettare e amare quelle emozioni, sentirle pienamente, conoscerle pienamente poiché l’esperienza ti ha regalato questa opportunità.

E questo può richiedere tempo, e questo può richiedere pratica, e l’entità potrebbe non riuscire a fare ciò che suggeriamo. Ma una volta che l’entità è in grado di accettare l’emozione, abbracciare completamente la sensazione, l’entità può quindi lavorare per impostare l’intenzione di amare quell’emozione; impostare l’intenzione di inviare amore a quel pensiero; e da lì l’intenzione può essere quella di permettere l’energia dell’amore che si è inviata a quell’emozione in quel pensiero nel mondo, nell’illusione. Con ciò, intendiamo che l’entità si esprime autenticamente, irradia chi è veramente interiormente ed esteriormente e sempre con la firma dell’amore dietro di essa. Ed è attraverso quella radiazione, quell’espressione di amore e autenticità, qualunque sia l’aspetto di quell’autenticità, che possono verificarsi le transizioni o i cambiamenti più potenti. La creazione e l’azione possono sbocciare da tale radiazione.

Sebbene possa non sembrare un risultato probabile, o possa sembrare impossibile, vorremmo ricordare al cercatore che la semplice irradiazione ed espressione di amore e luce è un mezzo bello e potente per alleggerire la vibrazione su questo pianeta. Pensa a chi ti ha ispirato per tutta la vita con semplici gesti d’amore. Che si tratti di un sorriso in una circostanza inaspettata, o dell’osservazione di qualcuno che è pienamente sé stesso e la libertà che si sente da tale espressione. Quell’ispirazione è estremamente potente, perché vedi, mentre i cambiamenti sembrano grandi in questo momento, devi capire che noi capiamo come possono essere percepiti gli eventi attuali, noi comprendiamo come possono essere percepiti, ma sono le azioni come i piccoli doni d’amore o di gentilezza o di compassione a fungere da semi per un’evoluzione e per una crescita più grande e più positiva, non solo del sé, ma del pianeta nel suo insieme.

Quindi, ti chiediamo, caro cercatore, di accettare e impiegare i tuoi pensieri con braccia amorevoli e cuore aperto. Usali attraverso l’intenzione per creare un atto in modi amorevoli e per piantare quei semi. Nella pratica continua di questo ciclo, innaffi quei semi e pianti altri semi. E col passare del tempo, anche se potresti non percepirlo e nemmeno vederlo, quei semi iniziano a far germogliare radici; e mentre continui a vivere in un’incarnazione in cui accetti e ami più pienamente, inizi a vedere i fiori più belli e vibranti che sgorgano da quei semi che hai piantato.

Apprezziamo questa domanda e speriamo e sappiamo che coloro che cercano sono consapevoli e accettano il loro potere e il loro potenziale per servire gli altri e il pianeta nel suo insieme.

Ora ci congederemo da questo strumento e trasferiremo il nostro contatto a colui noto come Austin. Noi siamo quelli Q’uo.

(Canalizza Austin)

Siamo Q’uo. Siamo con questo strumento. Offriamo il nostro apprezzamento per questo strumento e questo circolo per la diligenza offerta nel processo di sfidare il contatto poiché percepiscono la presenza e il potenziale di ricevere i nostri pensieri e le nostre impressioni. Troviamo che questo processo è stato rafforzato da un illuminato senso di gratitudine e apprezzamento nel cuore di questo strumento e degli altri strumenti presenti. Questo atteggiamento e orientamento di gratitudine rafforza il processo di sfida al contatto e ci offre inoltre un’ancora a cui possiamo connetterci con lo strumento e avere una connessione più ricettiva attraverso la quale possiamo offrire i nostri pensieri e le nostre comprensioni. Incoraggiamo il cerchio ad innaffiare delicatamente quei fiori di gratitudine nel cuore mentre continuano in questo cerchio di ricerca.

In questo momento, ci chiediamo se vi sia una domanda a cui possiamo rispondere?

Sì Q’uo. Come ci si può aspettare, ho una predilezione particolare per lo strumento precedente. Beh, mi piacciono tutti nella stanza, ma lo strumento occupa un posto speciale nel mio cuore, e volevo supportarla durante la sua canalizzazione, e mi ha fatto pensare all’attività di inviare amore e luce a qualcuno. Quindi, voglio chiedere cosa possiamo fare e come possiamo farlo.

Per la prima metà di tale domanda: cosa possiamo fare per gli altri energeticamente… a livello energetico. Possiamo inviare loro luce per protezione? Possiamo mandare loro amore, in modo che abbiano l’opportunità di sentirsi amati? Possiamo inviare loro ispirazione e così via? Cosa possiamo fare esattamente con l’invio di amore e luce?

E poi alla domanda sul come: come lo facciamo? Li visualizziamo circondati da luce bianca? Apriamo il nostro cuore e proviamo amore? Ci sottoponiamo a qualche procedura particolare? Qualsiasi informazione tu possa dare su questo argomento sarebbe apprezzata.

Siamo Q’uo e siamo a conoscenza della domanda fratello mio. E apprezziamo la coscienziosità e l’orientamento alla cura e al servizio con cui viene posta. Troviamo che tali domande che coinvolgono la cura non solo di coloro che si trovano all’interno della propria cerchia di ricerca, ma di tutti coloro a cui si desidera offrire assistenza siano centrali e che siano un aspetto importante della ricerca insieme come gruppo. E l’opportunità di parlare di questa domanda è una di quelle che siamo entusiasti di cogliere.

Possiamo innanzitutto iniziare con quella che potrebbe sembrare una nozione ovvia in quanto il fondamento di questa domanda si basa sul mantenimento pratico di tali relazioni. Sebbene la domanda implichi cosa si può fare in termini di offrire luce ed energia ad un individuo attraverso il pensiero o la visualizzazione, non si deve ignorare che tali capacità interiori e, per così dire, silenziose di offrire supporto magico siano fondate sull’armonia della relazione stessa. Non ci soffermeremo su questo aspetto fondamentale perché comprendiamo che questo cerchio di ricerca coglie piuttosto bene questo aspetto essenziale del lavoro di gruppo. Ma non si può non menzionare che è primordiale e bisognerebbe curarsene all’inizio, prima di tentare di rafforzare la cura di un individuo con questi altri mezzi.

Per discutere di più del cuore della tua domanda su ciò che si può offrire a qualcun altro attraverso tali mezzi di pensiero interiore, questa idea ha molte, anzi, infinite possibilità e probabilità che dipendono dall’orientamento del cercatore e dal fatto che un aspetto principale di questo orientamento sia il fondamento spirituale di quel cercatore. Con questo intendiamo dire che le strutture di credenza detenute da un cercatore coinvolto nella ricerca e usate dallo strumento o dall’entità sul suo cammino implicano ciò che può essere offerto, perché se non si ha una credenza come radice o fondamento di ciò che è possibile e non ci crede con tutto il cuore, allora il potenziale è limitato a ciò che può essere offerto.

Pertanto, incoraggiamo qualsiasi cercatore che desideri aumentare la propria capacità e la portata di ciò che può offrire ad altre entità con tali mezzi a contemplare in modo profondo, significativo e regolare ciò che crede sia possibile: su quali strutture di ricerca, di filosofia, di comprensione metafisica il cercatore ha costruito la propria comprensione ed esamina questa struttura con cura. La rigidità della struttura può offrire stabilità, ma può anche essere limitante e quindi una verifica o un esame regolare delle convinzioni e degli ideali che hanno permesso a un cercatore di raggiungere un certo punto nella propria ricerca può rivelare alcune idee che possono essere lasciate andare o rilasciate, e come tale aumentare ciò che si può offrire a un’altra entità. Lo scopo di questo include tutti gli esempi che hai citato.

Nell’affrontare il modo in cui lo si possa offrire, dobbiamo toccare l’aspetto più essenziale di questa offerta magica e cioè che l’entità che offre e l’entità che riceve devono condividere, ad un certo livello, la comprensione e la relazione che un’offerta può essere ricevuta apertamente. È meglio che questa comprensione includa la nozione che, quando ciò viene offerto, entrambe le entità stanno operando come percorsi verso l’Unico Creatore in modo che l’entità che offre qualunque cosa desidera offrire non stia dando il proprio sé finito ma stia invece tentando di incanalare la luce del Creatore verso l’entità ricevente, in qualunque manifestazione di questa luce quell’entità percepisca. Ed è utile che l’entità ricevente capisca che mentre l’entità che offre tale supporto lo fa come servizio, ciò che offre è molto più grande dell’entità che lo sta offrendo.

Parlando di questi dettagli tecnici specifici su come tale supporto può essere offerto, incoraggiamo ogni cercatore a guardare di nuovo ai principi fondamentali della propria ricerca di determinati aspetti dei concetti che possono formare una solida base per un’offerta specifica. Usiamo come esempio i concetti compresi da questo cerchio di ricerca e offerti da noi, la Confederazione al servizio dell’Uno Infinito Creatore, dei centri energetici. Mentre questi concetti dei centri energetici sono stati scoperti e studiati da molti sul vostro pianeta in molti modi diversi, l’idea specifica di come operano questi centri energetici è stata ben stabilita all’interno di questo cerchio di ricerca. Il modo in cui questi centri energetici si presentano alla visione interiore, gli aspetti cognitivi, emotivi e spirituali coinvolti in ciascun centro energetico sono compresi in un modo generalmente condiviso e questa comprensione è stata rafforzata attraverso uno studio ripetuto.

Pertanto, un concetto così consolidato può servire come mezzo molto efficace attraverso il quale un’entità può offrire supporto per un’altra entità. Se l’entità che offre il proprio supporto ha una forte connessione con questa nozione specifica dei centri energetici, allora la visualizzazione di questi centri energetici, l’intenzione di rafforzare i propri centri energetici e i centri energetici di un altro attraverso la visualizzazione della luce che si muove attraverso di essi avvolgendo e offrendo l’intenzione di chiarire e cristallizzare i centri energetici in un dato momento: queste nozioni diventano molto più potenti a causa della comprensione stabilita.

Questo esempio è specifico per questo cerchio, ma troviamo che vi siano molte entità, sia all’interno del cerchio sia che possono leggere le nostre parole, che sono ben edotte in altri tipi di principi metafisici che possono costituire una base altrettanto potente attraverso la quale tale offerta può essere fornita.

Incoraggiamo questo circolo di ricerca, specificatamente mentre continuano questo servizio, a discutere di cosa si possa offrire e cosa si possa ricevere, come si possa visualizzare e a sperimentare, diciamo, i mezzi più efficaci e i concetti condivisi più efficaci per offrire tale supporto. Questo vale anche per qualsiasi entità che desideri offrire supporto a qualsiasi altra entità, che avere una conversazione condivisa e aperta su ciò che desiderano realizzare e su come si possa realizzare aprirà i canali che rendono disponibile tale supporto. Riteniamo più appropriato lasciare i nostri suggerimenti specifici su questo suggerimento ampio e [noi] incoraggiamo il circolo ad esplorare ulteriormente quest’area. E dopo tale esplorazione, se lo desidera, domandare ulteriormente su questo argomento.

In questo momento, lasceremmo questo strumento e trasferiremmo il contatto a colui noto come Jim per condividere i nostri pensieri di congedo per questo cerchio. Noi siamo Q’uo.

(Canalizza Jim)

Sono Q’uo, e sono ancora una volta con questo strumento. Troviamo che questa sera sia stata spesa una grande quantità di energia da ciascuno strumento e ringraziamo ognuno per essere disposto ad accettare la responsabilità di trasmettere questi concetti che sono stati, in larga misura, molto espansivi e intricati, diciamo. Questa è stata una serata in cui gli strumenti hanno fatto un grande sforzo e vi ringraziamo per la vostra coscienziosità e la vostra disponibilità a servire. Siamo coloro che hanno il proprio viaggio di ricerca da compiere, e mentre mescoliamo i nostri viaggi con i vostri, siamo molto lusingati e gratificati nel sentire la vostra stessa dedizione a servire l’Uno Infinito Creatore in tutte le cose da ogni parola che pronunciate e da ogni pensiero che condividete. Siamo tutti uno in questo sforzo di diventare il Creatore.

A questo punto, ci congederemo da questo strumento e da questo gruppo. Lasciandovi nella gioia, lasciandovi nell’amore, lasciandovi nella luce. Siamo a voi noti come quelli di Q’uo. Adonai vasu borragus.


  1. È una parola difficile da dire in inglese.