Io sono Ra. Vi saluto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinto Creatore. Adesso sto comunicando.

Potresti innanzitutto darmi la condizione dello strumento?

Io sono Ra. È come enunciata in precedenza.

Potresti dirmi per favore perché lo strumento aumenta di peso adesso invece di perderne dopo una sessione?

Io sono Ra. Supporre che lo strumento stia aumentando di peso del complesso del corpo fisico a causa di una sessione o di una seduta con Ra è erroneo.

Lo strumento non ha più alcun materiale fisico che, a qualsiasi livello osservabile, debba essere usato affinché questo contatto abbia luogo. Questo è dovuto alla decisione da parte del gruppo che lo strumento non debba più utilizzare l’energia vitale che sarebbe necessaria dal momento che il livello del complesso di energia fisica è in deficit. Dato che l’energia, quindi, per questi contatti è un prodotto del trasferimento di energia, lo strumento non deve più pagare questo prezzo fisico. Pertanto, lo strumento non sta più perdendo peso.

Tuttavia, l’aumento di peso, che effettivamente c’è, è il prodotto di due fattori. Uno è l’aumento di sensibilità di questo veicolo fisico verso tutto ciò che gli viene messo davanti, compreso quello verso cui è distorto nei modi che voi definireste allergie. Il secondo fattore è l’energizzazione di queste difficoltà.

È una fortuna per lo sviluppo di questo contatto e per l’incarnazione di questa entità che non sia distorta verso la sovralimentazione, dato che il sovraccarico di questo complesso fisico assai distorto sovrascriverebbe perfino le più ferventi affermazioni di salute/malattia, e porterebbe lo strumento verso le distorsioni di malattia/salute o, in caso estremo, verso la morte fisica.

Grazie. Farò una domanda piuttosto lunga e complessa e vorrei chiedere che la risposta ad ogni porzione della domanda venga data qualora vi sia una differenza significativa prima del velo rispetto a dopo il velo così che io possa farmi un’idea di come ciò che sperimentiamo noi ora sia usato per una migliore polarizzazione.

Chiedo se ci fosse qualche differenza significativa, e quale fosse la differenza, prima del velo per quanto segue mentre si è incarnati in terza densità: sonno, sogni, dolore fisico, dolore mentale, sesso, malattia, programmazione del catalizzatore, catalizzatore casuale, relazioni, o comunicazione con il sé superiore o con il mente/corpo/spirito totale, o con qualsiasi altra funzione della mente, del corpo, o dello spirito prima del velo che sarebbero significative rispetto alla loro differenza dopo il velo?

Io sono Ra. Per prima cosa, stabiliamo che sia prima sia dopo il velo esistevano le stesse condizioni nel tempo/spazio; cioè che il processo del velo è un fenomeno dello spazio/tempo.

Secondo, il carattere dell’esperienza è stato drasticamente alterato dal processo del velo. In alcuni casi, come i sogni ed il contatto col sé superiore, l’esperienza era quantitativamente differente a causa del fatto che il velo è una delle cause primarie del valore dei sogni ed è anche l’unica porta di fronte alla quale il sé superiore deve stare in attesa di ingresso.

Prima del velo, i sogni non avevano lo scopo di utilizzare il cosiddetto inconscio per utilizzare ulteriormente il catalizzatore ma erano usati per apprendere/insegnare dagli insegnati/allievi che si trovavano nei piani interiori, così come da quelli di origini esterne di densità superiore.

Quando si affronta ognuno degli argomenti dei quali hai parlato tu, si può osservare, durante il processo del velo, un cambiamento nell’esperienza non quantitativo ma qualitativo.

Scegliamo, per esempio, le vostre attività sessuali di trasferimento di energia. Se hai il desiderio di trattare altri argomenti nel dettaglio per favore chiedilo subito. Nel caso dell’attività sessuale di coloro che non si trovavano dentro al velo, ogni attività era un trasferimento. C’erano alcuni trasferimenti di forza. La maggior parte erano piuttosto attenuati nella forza del trasferimento a causa della mancanza del velo.

Nella terza densità, le entità stanno tentando di imparare le Vie dell’Amore. Se si riesce a vedere che tutti sono un singolo essere diventa molto più difficile per la personalità indisciplinata scegliere un compagno e, con esso, iniziare sé stesso in un programma di servizio. È molto più probabile che l’energia sessuale venga dissipata più casualmente senza che da queste esperienze derivino né grande gioia né grande tristezza.

Pertanto, il trasferimento di energia nel raggio verde, essendo quasi senza eccezioni il caso del trasferimento di energia sessuale prima del velo, rimane indebolito e senza una cristallizzazione significativa. I trasferimenti ed i blocchi di energia sessuale dopo il velo sono stati discussi in precedenza. 1

Lo si può vedere come uno studio più complesso ma molto più efficiente per cristallizzare coloro che cercano il centro d’energia del raggio verde.

Prendiamo, quindi, dato che siamo sull’argomento del sesso, le relazioni prima e dopo il velo della malattia, in questo caso particolare la malattia venerea. Esisteva già questo tipo di malattia prima del velo?

Io sono Ra. C’è stata quella che viene chiamata malattia, sia di questo tipo che di altri, prima e dopo questo grande esperimento. Tuttavia, dato che la malattia venerea è in larga misura una funzione delle forme- pensiero di natura distorta associate al blocco dell’energia sessuale, la malattia venerea è quasi interamente il prodotto dell’interazione dei complessi mente/corpo/spirito dopo il velo.

Hai accennato che esisteva in piccola parte prima del velo. Qual era la sorgente del suo sviluppo prima del processo del velo?

Io sono Ra. La sorgente era tanto casuale quanto lo era, fondamentalmente, la natura delle distorsioni della malattia in generale. Ogni porzione del complesso corporeo è in uno stato di crescita in ogni momento. L’inversione di questa viene vista come malattia ed ha la funzione benigna di porre fine ad una incarnazione nell’appropriato nexus spazio/temporale. Questa era la natura della malattia, compresa quella che voi definite venerea.

Farò questa affermazione e tu puoi correggermi, poi. Per come vedo io la natura dell’azione della malattia, specificatamente prima del velo, mi pare che il Logos avesse deciso per un programma in cui un mente/corpo/spirito individuale continuasse a crescere nella mente, ed il corpo fosse l’analogo di terza densità di questa mente, e la crescita fosse continua a meno che non vi fosse una mancanza di crescita o un’inabilità, per qualche ragione, della mente a continuare lungo gli schemi di crescita.

Se questa crescita rallentava o si fermava, allora quella che noi chiamiamo malattia avrebbe agito in modo tale da eventualmente terminare questa esperienza fisica così che una nuova esperienza fisica avrebbe avuto inizio per continuare il processo di crescita dopo che fra le incarnazioni aveva avuto luogo una revisione dell’intero processo. Potresti chiarire il mio pensiero su questo, per favore?

Io sono Ra. Il tuo pensiero su questo argomento è sufficientemente chiaro.

Una cosa che non capisco è perché, se non c’era alcun velo, che la revisione dell’incarnazione dopo l’incarnazione aiuterebbe il processo dal momento che mi pare che l’entità dovrebbe già essere consapevole di cosa stava accadendo. Probabilmente questo ha a che fare con la natura dello spazio/tempo e del tempo/spazio. Puoi fare chiarezza su questo, per favore?

Io sono Ra. È vero che la natura del tempo/spazio è tale che una vita completa può essere vista interamente come un libro o un archivio, le pagine studiate, sfogliate, e rilette. Tuttavia, il valore della revisione è quello della verifica anziché dello studio. Nella verifica, quando la verifica è veritiera, vengono rese chiare le distillazioni di tutto lo studio.

Durante il processo di studio (che voi potete chiamare incarnazione), indipendentemente dalla consapevolezza di un’entità del processo in corso, il materiale viene diffuso, e si pone quasi inevitabilmente troppa attenzione sui dettagli.

La verifica alla cessazione dello stato incarnativo non è quella verifica che include la corretta memorizzazione di molti dettagli. Questa verifica è, piuttosto, l’osservazione del sé da parte del sé, spesso con un po’ di aiuto, come abbiamo detto. In questa osservazione si vede il riassunto di tutto lo studio dettagliato; questa è un’attitudine, o un complesso di attitudini, che favorisce la coscienza del mente/corpo/spirito.

Ho giusto pensato ad un’analogia mentre lo stavi dicendo, in cui io volo su un aeroplano, e ho un test in un simulatore, ma questo non è un granché come test dato che io so che siamo incatenati a terra e che non possiamo farci del male. Tuttavia, quando stiamo veramente volando e compiendo l’avvicinamento, l’atterraggio ecc., nell’aeroplano, anche se è lo stesso, è… (Penso sia una scarsa analogia rispetto a quanto stesse accadendo prima del velo).

Io so tutto delle condizioni in entrambi i casi, eppure non posso essere troppo interessato al lavoro nel simulatore perché so che è incatenato a terra. Io vedo questo come le entità prima del velo che sanno che sono [risatine] incatenate alla creazione, così per dire, o parte di essa. Questa è un’analogia ragionevole?

Io sono Ra. Questo è piuttosto ragionevole, sebbene non abbia un peso sulla funzione della revisione dell’incarnazione ma abbia piuttosto peso sulle differenze esperienziali prima e dopo il velo.

Ora, prima del velo un’entità era consapevole che stava sperimentando una malattia. Come esempio, mi diresti, se sei consapevole di un caso, di una malattia che un’entità potrebbe sperimentare prima del velo e come potrebbe reagire a questa e cosa ne penserebbe, e quale effetto avrebbe su di lui in senso assoluto? Vorresti, potresti farmi un esempio, per favore?

Io sono Ra. Nella misura in cui l’universo è composto di un’infinita gamma di entità, c’è anche un’infinità di risposte allo stimolo. Se tu osserverai la tua gente scoprirai grandi varietà di risposte alla stessa distorsione verso la malattia. Di conseguenza, non possiamo rispondere alla tua domanda con una qualsiasi speranza di fare una qualsiasi affermazione veritiera dato che le iper-generalizzazioni richieste sono troppo capaci. 2

C’era qualche uniformità o funzioni simili di società o organizzazioni sociali prima del velo?

Io sono Ra. La terza densità è, per sua stessa fibra, una densità sociale. Ci sono società ovunque vi siano entità consce del sé, e consce degli altri-sé, e in possesso di un’intelligenza adeguata a processare informazioni che indicano i benefici del mettere in comune le energie. Le strutture di società prima e dopo il velo erano varie.

Tuttavia, le società prima del velo non dipendevano, in nessun caso, dalla sottomissione intenzionale di alcuni a beneficio di altri, non essendo questa vista come una possibilità quando tutti sono visti come uno. C’era, tuttavia, la necessaria quantità di disarmonia per produrre vari esperimenti in quelle che tu puoi definire strutture governative o sociali.

Nella nostra attuale illusione abbiamo indubbiamente perso di vista le tecniche di sottomissione utilizzate dato che ci siamo allontanati molto dall’esperienza pre-velo. Sono certo che molti con orientamento verso il servizio-agli-altri usino tecniche di asservimento– anche se non sono consapevoli che si tratti di tecniche di asservimento– semplicemente perché si sono evoluti per un periodo di tempo tanto lungo, e noi siamo così profondamente immersi nell’illusione. Non è corretto questo?

Io sono Ra. Questo non è corretto.

Quindi dici che non ci sono casi dove quelli che sono di orientamento di servizio-agli-altri stanno usando, in qualunque modo, tecniche di sottomissione evolutesi come risultato dell’evoluzione delle nostre strutture sociali? È questo che intendi?

Io sono Ra. Era nostra comprensione che la tua domanda riguardasse le condizioni prima del velo. Non vi era alcuna schiavitù inconscia, come chiami tu questa condizione, in quel periodo. Nell’attuale spazio/tempo le condizioni di schiavitù a fin di bene o involontarie sono così numerose che sovrastano la nostra capacità di quantificarle.

Quindi per un’entità orientata verso il servizio-agli-altri in quest’epoca, la meditazione sulla natura di queste poco attese forme di schiavitù potrebbe essere produttiva per la polarizzazione, penserei. È corretto quello che ho detto?

Io sono Ra. È piuttosto corretto.

Direi che una percentuale molto alta delle leggi e delle restrizioni in quello che definiamo il nostro sistema legislativo sono della natura della sottomissione di cui ho appena parlato. Concorderesti con questo?

Io sono Ra. È un bilanciamento necessario all’intento della legge, che è di proteggere, il fatto che il risultato includa un’eguale distorsione verso l’imprigionamento. Pertanto, possiamo dire che la tua supposizione è corretta.

Questo non è per denigrare coloro che, nelle energie dei raggi verde e blu, hanno cercato di liberare un popolo pacifico dalle catene del caos ma solo per evidenziare le inevitabili conseguenze della codificazione della risposta che non riconosce l’unicità di ogni singola situazione all’interno della vostra esperienza.

Il velo è pensato per essere quello che io definirei semi-permeabile?

Io sono Ra. Il velo è proprio così.

Quali tecniche e metodi di penetrazione del velo sono stati pianificati, e ce ne sono altri che si sono verificati oltre a quelli pianificati?

Io sono Ra. Non ce n’era nessuno pianificato dal primo grande esperimento. Come tutti gli esperimenti, questo si fondava su nude ipotesi. L’esito era ignoto.

Si è scoperto, sperimentalmente ed empiricamente, che c’erano tanti modi di penetrare il velo quanti l’immaginazione dei complessi mente/corpo/spirito potevano fornire. Il desiderio dei complessi mente/corpo/spirito di conoscere ciò che era ignoto li ha spinti a sognare ed alla graduale apertura per il cercatore di tutti i meccanismi di bilanciamento che portano all’iniziazione ed alla comunicazione con gli insegnanti/allievi che potevano perforare questo velo.

Si è scoperto che le varie attività non manifeste del sé sono produttive, fino ad un certo livello, per la penetrazione del velo. In generale possiamo dire che le opportunità di gran lunga più vivide ed anche stravaganti di perforare il velo sono il risultato dell’interazione di entità polarizzate.

Potresti approfondire cosa intendi con l’interazione di entità polarizzate per perforare il velo?

Io sono Ra. Enunceremo due casi degni di nota.

Il primo è l’estremo potenziale per la polarizzazione nella relazione fra due entità polarizzate che si sono imbarcate nel sentiero del servizio-agli-altri o, in pochi casi, sul sentiero del servizio-al-sé.

Secondo, vorremmo far notare quell’effetto che abbiamo imparato a chiamare effetto del raddoppio. Due con menti simili che cercano insieme, molto più sicuramente troveranno.

Specificatamente, con quale processo nel primo caso, quando due entità polarizzate cercherebbero di penetrare il velo, siano esse polarizzate positivamente o negativamente– Specificatamente con quale tecnica penetrerebbero il velo?

Io sono Ra. Si potrebbe vedere come la penetrazione del velo inizi ad avere le proprie radici nella gestazione dell’attività del raggio verde, quello dell’amore onnicompassionevole che non chiede niente in cambio. Se si segue questo sentiero i centri di energia superiori saranno attivati e cristallizzati fino a che l’adepto viene alla luce. Nell’adepto c’è il potenziale per smantellare il velo ad un livello maggiore o minore affinché tutto possa essere di nuovo visto come uno. L’altro-sé è un catalizzatore primario in questo particolare sentiero verso la perforazione del velo, se così lo si vuol chiamare.

Qual è stato il meccanismo del primissimo processo del velo? Non so se puoi rispondere a questo. Potresti provare, comunque, a rispondere?

Io sono Ra. Il meccanismo del velo fra le porzioni del conscio e dell’inconscio della mente è stata una dichiarazione che la mente era un complesso. Questo, a sua volta, ha fatto sì che corpo e spirito diventassero dei complessi.

Mi faresti un esempio di un’attività complessa del corpo che abbiamo ora e come non fosse complessa prima del velo?

Io sono Ra. Prima del grande esperimento un mente/corpo/spirito era capace di controllare la pressione del sangue nelle vene, il battito dell’organo che voi chiamate cuore, l’intensità della sensazione conosciuta a voi come dolore, e tutte le funzioni ora intese come involontarie o inconsce.

Quando il processo del velo ha avuto originariamente luogo, quindi, pare che il Logos debba aver avuto una lista, si potrebbe dire, di quelle funzioni che sarebbero diventate inconsce e di quelle che rimanevano controllate consciamente. Suppongo che se sia avvenuto questo c’era una buona ragione per tali divisioni. È corretto dire così?

Io sono Ra. No.

Mi correggeresti, per favore?

Io sono Ra. C’erano molti esperimenti in cui diverse delle funzioni, o distorsioni, del complesso corporeo erano velate ed altre no. Una gran parte di questi esperimenti hanno avuto come esito dei complessi corporei inutilizzabili, o utilizzabili solo marginalmente. Per esempio, non è un meccanismo orientato alla sopravvivenza che i nervi recettori cancellino, inconsciamente, qualunque distorsione verso il dolore.

Ora, prima del velo la mente poteva cancellare il dolore. Suppongo quindi che la funzione del dolore a quel tempo fosse di segnalare al corpo di assumere una configurazione differente così che la fonte del dolore andasse via, ma poi il dolore poteva essere eliminato mentalmente. È corretto questo, e c’era un’altra funzione per il dolore prima del velo?

Io sono Ra. La tua supposizione è corretta. La funzione del dolore a quel tempo era quella dell’allarme antincendio per coloro che non sentono l’odore del fumo.

Quindi diciamo che un’entità a quel tempo si sia bruciata una mano perché incauta. Avrebbe tolto subito la mano dall’oggetto che brucia e poi, per non sentire più il dolore, la sua mente avrebbe tagliato fuori il dolore fino al sopraggiungere della guarigione. È corretto questo?

Io sono Ra. Questo è corretto.

Nella nostra attuale illusione noi la vedremmo come l’eliminazione di una certa quantità di catalizzatore che dovrebbe produrre un’accelerazione nella nostra evoluzione. È corretto questo?

Io sono Ra. L’attitudine verso il dolore varia da complesso mente/corpo/spirito a complesso mente/corpo/spirito. La tua verbalizzazione dell’attitudine verso la distorsione conosciuta come dolore è produttiva per distorsioni utili riguardo al processo di evoluzione.

Quello che stavo cercando di indicare era che il piano del Logos nel velare il conscio dall’inconscio in modo tale che il dolore non potesse essere controllato tanto facilmente avrebbe creato un sistema di catalizzatore che non era utilizzabile in precedenza. Questo è in generale corretto?

Io sono Ra. Si.

Ora, in certi casi sembra che questo uso del catalizzatore sia una condizione fuori controllo per alcune entità; che sperimentino molto più dolore di quanto potrebbero farne un buon uso, per quanto si consideri la natura catalitica. Potresti commentare la nostra attuale condizione nell’illusione rispetto a questo argomento in particolare?

Io sono Ra. Questa sarà l’ultima domanda lunga per questa seduta.

Si può vedere, in certi casi, un’entità che, o per scelta preincarnativa o per costante riprogrammazione durante l’incarnazione, ha sviluppato un programma di catalizzazione vorace. 3 Una simile entità è piuttosto desiderosa di utilizzare il catalizzatore e ha determinato, per sua propria soddisfazione, che quella voi potreste definire una grande lavagna debba essere applicata sulla fronte per ottenere l’attenzione del sé.

In questi casi può effettivamente sembrare un grande spreco di catalizzatore del dolore; e una distorsione verso la percezione della tragedia di così tanto dolore può essere sperimentata da parte dell’altro-sé. Tuttavia, è bene sperare che l’altro-sé stia afferrando ciò per cui essa sta attraversando tanti problemi per offrire sé stesso; cioè, il catalizzatore che desidera utilizzare per il proposito dell’evoluzione.

Possiamo chiedere se ci sono brevi domande al momento?

Ho notato che hai cominciato questa sessione con “Adesso sto comunicando.” Solitamente usi “Adesso stiamo comunicando.” C’è qualche significato o differenza riguardo a questo? E poi c’è qualcosa che possiamo fare per mettere lo strumento più comodo o per migliorare il contatto?

Io sono Ra. Noi sono Ra. Puoi capire le difficoltà grammaticali della tua struttura linguistica nell’avere a che fare con un complesso di memoria sociale. Non c’è alcuna distinzione fra la prima persona singolare e plurale nel vostro linguaggio quando si riferisce a Ra.

Offriamo quanto segue, non per violare il vostro libero arbitrio, ma perché lo strumento ha specificatamente richiesto informazioni sulla sua manutenzione, ed il gruppo di supporto lo fa con queste domande. Possiamo suggerire che lo strumento ha due aree di potenziale distorsione, entrambe le quali possono essere aiutate in senso corporeo dall’ingestione di quelle cose che sembrano desiderabili allo strumento.

Noi non suggeriamo alcuna regolamentazione dura o veloce della dieta, sebbene possiamo suggerire le virtù dei liquidi. Lo strumento ha un’accresciuta abilità nel sentire ciò che aiuterà il suo complesso corporeo. Esso viene aiutato dalle affermazioni ed anche dalla luce che è il cibo della densità in cui riposa.

Possiamo chiedere al gruppo di supporto di monitorare lo strumento, come sempre, cosicché nel caso del desiderio di proteine più complesse ciò che è meno distorto possa essere offerto al complesso corporeo che, effettivamente, in questo momento è davvero potenzialmente capace di distorsione enormemente aumentata.

Io sono Ra. Vi ringraziamo, amici miei, per la vostra continua coscienziosità nel compimento della vostra manifestazione del desiderio di servire gli altri. Siete coscienziosi. Gli oggetti sono allineati piuttosto bene.

Io sono Ra. Vi lascio, amici miei, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Andate avanti, quindi, a rallegrarvi gioiosamente nella forza e nella pace dell’Uno Infinto Creatore. Adonai.


  1. Discusso in precedenza ni #26.38, #31.2–5, e #32.2–7

  2. In questo contesto, capace può essere definito come “ampio; grande; molto capiente.” 

  3. In questo contesto, vorace può essere definito come “affamato” o “avido.”