Io sono Ra. Adesso stiamo comunicando.

[Qui c’è una pausa di 40 secondi.]

Potresti innanzitutto darmi la condizione dello strumento?

Io sono Ra. Chiediamo il vostro permesso di precedere questa risposta con l’inclusione del saluto che usiamo noi.

Questo è accettabile.

Io sono Ra. Vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Avevamo delle difficoltà nell’incanalare l’influsso energetico a causa di una fitta di dolore, come chiamate voi questa distorsione del complesso del corpo fisico di questo strumento. Pertanto, è stato necessario parlare il più brevemente possibile fino a quando non avessimo trasferito in sicurezza il complesso mente/corpo/spirito di questo strumento. Chiediamo la vostra gentile indulgenza per la nostra scortesia. È stato appropriato.

La condizione dello strumento è come segue. La necessità di estrema vigilanza è minore per via del deficit d’energia del complesso fisico un po’ diminuito. Il potenziale per la distorsione rimane, ed una continua attenzione verso l’ingestione di cibi utili continua ad essere raccomandabile. Sebbene lo strumento stia sperimentando, dovremmo dire, più delle normali (per questo complesso mente/corpo/spirito) distorsioni verso il dolore in questo nexus spazio/temporale, la condizione di base è meno distorta. Le energie vitali sono come enunciate in precedenza.

Raccomandiamo la vigilanza e la cura di questo gruppo.

Qual è l’attuale situazione rispetto al nostro compagno, dovrei dire, di quinta densità, polarizzato nel servizio del sé?

Io sono Ra. Il vostro compagno non è mai stato più strettamente associato a voi come nel nexus attuale. Si può vedere una specie di crisi che avviene al cosiddetto livello magico in questo particolare nexus spazio/temporale.

Qual è la natura di questa crisi?

Io sono Ra. La natura di questa crisi è la determinazione della polarità relativa del vostro compagno e di voi stessi. Voi siete nella posizione di essere nell’illusione di terza densità e di conseguenza di avere l’abilità magica di coscienza collettiva del neofita, laddove il vostro compagno è estremamente adepto. Tuttavia, le facoltà di volontà e di fede e la chiamata alla luce sono state utilizzate da questo gruppo per escludere ogni significativa depolarizzazione dal sentiero del servizio agli altri.

Se il vostro compagno ha la possibilità di depolarizzare questo gruppo lo deve fare, ed anche velocemente, perché in questo tentativo infruttuoso di esplorare la saggezza della separazione egli sta incontrando una certa depolarizzazione. Questo continuerà. Pertanto, gli sforzi del vostro compagno sono pronunciati in questo nexus spazio/temporale e di tempo/spazio.

Sono totalmente consapevole della mancanza di necessità o di razionale bisogno di dare un nome alle entità o alle cose. Mi stavo chiedendo se questa particolare entità avesse un nome così poter semplicemente migliorare la nostra efficienza nella comunicazione rispetto a lui. Ha un nome?

Io sono Ra. Si.

Sarebbe magicamente un male per noi sapere quel nome, oppure non farebbe alcuna differenza?

Io sono Ra. Farebbe una certa differenza.

Quale sarebbe la differenza?

Io sono Ra. Se si desidera avere potere su un’entità è utile conoscere il nome di quell’entità. Se non si desidera alcun potere su un’entità ma si desidera accogliere quell’entità nel vero cuore del proprio essere è bene dimenticarsi del nome. Entrambi i processi sono magicamente percorribili. Ognuno è polarizzato in un modo specifico. La scelta è vostra.

Presumo che sarebbe un problema per lo strumento se dovesse meditare senza la pressione della mano da parte dell’altro-sé in questo momento per via del continuo contatto. È corretto questo?

Io sono Ra. È corretto se lo strumento desidera rimanere libero da questa potenziale separazione del suo complesso mente/corpo/spirito dalla terza densità che sta ora sperimentando.

Presumo che se per nessun’altra ragione, dal momento che il nostro compagno sta monitorando la nostra comunicazione con Ra, sia stato reso consapevole del processo del velo di cui stavamo parlando.

E a me pare che, da un punto di vista intellettuale, che la conscia conoscenza ed accettazione del fatto che questo processo del velo sia stato utilizzato con il proposito per il quale è stato usato, che sarebbe difficile mantenere una polarizzazione altamente negativa una volta che sia stato coscientemente accettato che questo processo del velo sia di fatto avvenuto nel modo in cui tu l’hai descritto. Potresti chiarire il mio pensiero su questo?

Io sono Ra. Non siamo sicuri del nostro successo nel riallineare le tue modalità di attività mentale. Possiamo, tuttavia, commentare.

Il processo di polarizzazione, quando si entra in quarta densità, è un processo che avviene con piena conoscenza del processo del velo che ha avuto luogo in terza densità. Questo processo del velo è una porzione dell’esperienza della terza densità. La conoscenza e la memoria dell’esito di questo, e di tutte le porzioni dell’esperienza di terza densità, informa l’entità polarizzata di densità superiore.

Tuttavia, non influenza la scelta che è stata fatta e che è la base per l’ulteriore lavoro di polarizzazione dopo la terza densità. Quelli che hanno scelto il sentiero del servizio-agli-altri 1 hanno semplicemente utilizzato il processo del velo allo scopo di potenziare quello che non è. Questo è un metodo interamente accettabile di auto-conoscenza di e da parte del Creatore.

Hai appena detto che quelli che sono sul sentiero del servizio-agli-altri usano il processo del velo per potenziare ciò che non è. Credo di aver ripetuto correttamente quello che hai detto. È corretto questo?

Io sono Ra. Si. 2

Quindi il sentiero del servizio-agli-altri ha potenziato quello che non è. Potresti approfondirlo un po’ così che io possa capirlo un po’ meglio?

Io sono Ra. Se si vedono i centri di energia nei loro vari colori che completano lo spettro si può vedere come la scelta del servizio-agli-altri 3 sia una scelta che nega il vero centro dello spettro– cioè l’amore universale.

Pertanto, tutto ciò che è costruito sulla penetrazione della luce di qualità raccoglibile da parte di tali entità si basa su un’omissione. L’omissione si manifesterà in quarta densità come l’amore del sé; cioè, la più piena espressione dei centri di energia arancione e giallo che vengono poi usati per potenziare la comunicazione e l’iniziazione.

Quando si raggiunge il raffinamento di quinta densità, ciò che non è viene portato ancora più avanti, essendo esplorata la densità della saggezza da entità che non hanno alcuna compassione, alcun amore universale. Essi sperimentano quello che desiderano per libera scelta, essendo della più onesta opinione che l’energia del raggio verde sia folle.

Ciò che non è può essere visto come un’oscurità auto-imposta nella quale l’armonia viene trasformata in un’eterna disarmonia. Tuttavia, ciò che non è non può durare per tutta l’ottava di terza densità, 4 e, così come l’oscurità alla fine richiama la luce, così ciò che non è alla fine chiama ciò che è.

Credo che vi fossero degli errori salienti nella comunicazione che abbiamo appena completato a causa di difficoltà di trasmissione. Sei consapevole di questi errori?

Io sono Ra. Non siamo consapevoli di errori sebbene questo strumento stia sperimentando fitte di dolore, come chiamate voi questa distorsione. Accogliamo ed incoraggiamo le tue percezioni nel correggere qualsiasi errore di trasmissione.

Penso semplicemente che sia stata fatta l’affermazione che stessimo parlando del sentiero del servizio-agli-altri. Puoi controllarlo, per favore?

Io sono Ra. Permettici di chiedere che tu sia informato della nostra intenzione di aver parlato del sentiero del servizio-al-sé come il cammino di ciò che non è.

Sono interessato al problema che talvolta abbiamo con la trasmissione dato che la parola “altri” è stata usata tre volte nella trasmissione invece della parola “sé.” E potresti darmi un’idea del problema di comunicazione che abbiamo avuto che crea quel tipo di anomalia che, se non avessimo colto, avrebbe potuto creare una discrepanza piuttosto ampia nella comunicazione?

Io sono Ra. Primo, possiamo notare la goffaggine di linguaggio e la nostra poca familiarità con esso nella nostra esperienza nativa, diciamo. Secondo, possiamo evidenziare che una volta che abbiamo definito o enumerato male un evento o una cosa, molto probabilmente quel riferimento sarà riutilizzato nella trasmissione per un po’ di tempo, come definite voi questa misura, a causa del fatto che il nostro errore originale è passato inosservato a noi stessi.

Grazie. Possiedi l’uso di tutte le parole nella lingua Inglese e, per quello che importa, di tutte le parole in tutte le lingue che vengono parlate su questo pianeta in questo momento?

Io sono Ra. No.

Ho qui una domanda da parte di Jim. Dice: “Io credo che una delle mie principali scelte preincarnative fosse di aprire il mio centro del raggio verde per scopi di guarigione. Vedendo la mia compassione svilupparsi, è più appropriato bilanciare questa compassione con la saggezza nei miei esercizi di guarigione oppure permettere alla compassione di svilupparsi il più possibile senza essere bilanciata?”

Io sono Ra. Questa domanda rasenta quel tipo di domande per le quali non sono disponibili risposte a causa delle proibizioni del libero arbitrio sull’informazione da parte di insegnanti/allievi.

Allo studente del processo di bilanciamento possiamo suggerire che venga applicata la più rigorosa onestà. Quando si percepisce la compassione si suggerisce che, nel bilanciamento, questa percezione venga analizzata. Potrebbero volerci moltissimi tentativi nella compassione prima che il vero amore universale sia il prodotto della tentata apertura e cristallizzazione di questo fondamentale centro di energia trampolino.

Dunque, lo studente può scoprire molti altri componenti di quello che può sembrare un amore onnicomprensivo. Ognuno di questi componenti può essere bilanciato ed accettato come parte del sé e come materiale transitorio, quando la posizione di apprendimento/insegnamento dell’entità entra ancora più correttamente nel raggio verde.

Quando si percepisce che si è raggiunto l’amore universale, il bilanciamento successivo può essere o non essere la saggezza. Se l’adepto sta bilanciando le manifestazioni è effettivamente appropriato bilanciare amore universale e saggezza. Se il bilanciamento è della mente o dello spirito ci sono molte sottigliezze alle quali l’adepto deve dare attenta considerazione. Amore e saggezza, come amore e luce, non sono il bianco ed il nero, dovremmo dire, ma facce della stessa medaglia, se si vuole. Pertanto, non è che in tutti i casi il bilanciamento consista in un passaggio dalla compassione alla saggezza.

Possiamo suggerire in ogni momento di tenere costantemente a mente la densità da cui ogni adepto desidera muoversi. Questa densità impara le lezioni dell’amore. Nel caso degli erranti vi sono strati semidimenticati di altre lezioni e di altre densità.

Lasceremo queste considerazioni al richiedente ed invitiamo osservazioni a cui saremo poi felicissimi di rispondere in quella che può sembrare una maniera più efficiente.

[Qui c’è una pausa di 30 secondi.]

Quali modifiche di funzioni, o di controllo, o di comprensione, ecc., dei mente/corpo/spiriti sono stati i più efficaci nel produrre l’evoluzione desiderata per via del processo del velo?

Io sono Ra. Stiamo avendo delle difficoltà a mantenere un canale chiaro attraverso questo strumento. Esso ha un margine sicuro di energia trasferita ma sta sperimentando fitte di dolore. Permettici di chiederti di ripetere la domanda dato che ora abbiamo un canale migliore.

Dopo il processo del velo certe funzioni o attività velate devono essere state predominanti nel creare l’evoluzione nelle direzioni polarizzate desiderate. Mi stavo solo chiedendo quali di queste abbiano avuto l’effetto maggiore sulla polarizzazione?

Io sono Ra. Il velo più efficace è stato quello della mente.

Vorrei portarlo avanti per scoprire quali funzioni specifiche della mente siano state più efficaci, e i tre o quattro cambiamenti più efficaci apportati per creare la polarizzazione.

Io sono Ra. Questa è una domanda interessante. Il velo principale è stato così significativo che può essere visto come analogo del mantello terrestre sopra tutti i gioielli all’interno della crosta terrestre; laddove in precedenza tutte le sfaccettature del Creatore erano conosciute in modo cosciente. Dopo il velo, quasi nessuna sfaccettatura del Creatore era conosciuta dalla mente. Quasi tutto era sotterrato sotto il velo.

Se si cercasse di elencare le funzioni della mente più significative in quanto potrebbero essere d’aiuto per la polarizzazione, si avrebbe bisogno di iniziare con la facoltà della visione, dell’immaginazione, o della lungimiranza. Senza il velo, la mente non veniva catturata nel vostro tempo illusorio. Con il velo, lo spazio/tempo è l’unica ovvia possibilità di esperienza.

Sulla lista delle funzioni significative velate della mente vi sarebbe anche quella dei sogni. Il cosiddetto sogno possiede grande peso che, se reso disponibile alla mente conscia ed utilizzato, sarebbe in larga parte d’aiuto nella polarizzazione.

La terza funzione della mente che è significativa e che è stata velata è quella della conoscenza del corpo. La conoscenza ed il controllo sul corpo, essendo andati in larga parte persi nel processo del velo, sono dunque persi dall’esperienza del cercatore. La sua conoscenza prima del velo è di scarso uso. La sua conoscenza dopo il velo, e di fronte a quella che è ora una densa illusione di separazione del complesso corporeo dal complesso mentale, è piuttosto significativa.

Forse la funzione più importante e significativa che è avvenuta grazie alla velatura della mente da sé stessa non è di per sé una funzione della mente ma è piuttosto un prodotto del potenziale creato da questo velo. È la facoltà della volontà o del puro desiderio.

Permettici di chiedere brevi domande in questo momento. Sebbene vi sia energia residua per questa seduta siamo riluttanti a continuare questo contatto, dato che sperimentiamo continue variazioni dovute alle fitte di dolore, come chiamate voi questa distorsione. Sebbene non siamo consapevoli di alcun materiale mal fornito, siamo consapevoli che vi sono stati parecchi punti durante i quali il nostro canale è stato meno che ottimale. Questo strumento ha molta fede, ma noi non desideriamo abusare di questo strumento. Per favore chiedi come desideri.

Bene, chiederò solamente per concludere: una porzione o una entità individualizzata di Ra sta abitando il corpo dello strumento allo scopo di comunicare? E poi, c’è qualcosa che possiamo fare per migliorare il contatto o per mettere lo strumento più comodo?

Io sono Ra. Noi di Ra comunichiamo attraverso un canale a fascio stretto attraverso il centro di energia del raggio viola. Noi non stiamo, come diresti tu, abitando fisicamente in questo strumento; piuttosto, il complesso mente/corpo/spirito di questo strumento riposa con noi.

Siete diligenti e coscienziosi. Gli allineamenti sono eccellenti. Vi lasciamo a rallegrarvi nella forza e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Andate avanti, quindi, amici miei, a rallegrarvi nella forza e nella pace dell’infinito amore e dell’ineffabile luce dell’Uno Creatore. Io sono Ra. Adonai.


  1. Questa dovrebbe essere servizio-al-sé. Don e Ra hanno corretto l’errore in #85.13

  2. Come indica la nota a piè di pagina precedente, in #85.13 Ra ha corretto l’errore, comunicando che intendevano dire “servizio al sé.” 

  3. Corretto in “servizio al sé” in #85.13

  4. Sebbene non si sappia, c’è il potenziale che “ottava di terza densità” sia un errore non corretto. Mentre ogni densità possa essere considerata una sua stessa ottava, l’avventura della polarità non è confinata entro i limiti della sola terza densità, ma traspira nella più ampia ottava di sette densità, iniziando nella terza e concludendosi agli inizi della sesta densità.